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attività scolastiche:

LE PROPORZIONI DELL' "UOMO VITRUVIANO"

sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo dei linguaggi e della com. - corso F - a.s. 08-09 - pagine delle attività

LE PROPORZIONI DELL' "UOMO VITRUVIANO" DISEGNATO DA LEONARDO DA VINCI

Mercoledì 18 febbraio ci siamo recati al Castello Sforzesco, accompagnate dalle professoresse Geri e Cisco,

 

per effettuare un laboratorio proposto dal Comune di Milano , all'interno del progetto “Sforzinda” avente come titolo:

LE PROPORZIONI NELL'UOMO VITRUVIANO DI LEONARDO DA VINCI

Obiettivo

  1. Verificare che sono vere le affermazioni di Vitruvio:“ il centro del corpo umano è l'ombelico, e se l'uomo si pone supino con le mani ed i piedi stesi, facendo un cerchio che abbia come centro l'ombelico, questo toccherà con la sua circonferenza gli estremi delle dita delle mani e dei piedi. Nello stesso modo la figura può essere inserita in un quadrato”
  2. Verificare l' affermazione di Leonardo “Tanto apre l'omo né le braccia, quanto è lla sua altezza. Dal di sotto del mento alla sommità del capo è l' ottavo dell' altezza dell' omo”

 

Materiale:

•  Fotocopia del disegno di Leonardo “L'uomo Vitruviano”

•  Righello

•  Compasso

•  Manichino

•  Spago

•  Forbici

 

Fasi di lavoro:

 

  1. Abbiamo preso il compasso e la fotocopia del disegno di Leonardo dell' “uomo vitruviano”.
  2. Abbiamo aperto il compasso, ed ho descritto una circonferenza avente come centro l'ombelico dell'uomo, e come raggio la distanza tra l'ombelico e la punta del dito medio di una mano sollevata.
  3. Abbiamo ricalcato il quadrato disegnato da Leonardo.
  4. Abbiamo misurato con il righello i lati del quadrato

5. Abbiamo misurato sulla fotocopia del disegno di Leonardo:

•  la distanza fra gli estremi delle braccia in posizione orizzontale.

•  la distanza fra le sommità del capo e la punta delle dita del piede sinistro a corpo eretto.

6. Mantenendo in posizione eretta il manichino, ne abbiamo aperto le braccia in posizione orizzontale ed abbiamo tagliato un pezzo di spago di lunghezza pari alla distanza fra gli estremi delle braccia.

7. Abbiamo utilizzato lo spago per misurare l'altezza del manichino.

8. Abbiamo tagliato un altro pezzo di spago di lunghezza pari alla distanza fra il mento e la sommità del capo del manichino e lo abbiamo confrontato con il pezzo precedente .

9. A turno ci siamo messi nella posizione dell'uomo Vitruviano, facendo tagliare da un compagno un pezzo di spago che corrispondesse alla distanza fra gli estremi delle braccia in posizione orizzontale ed uno più piccolo pari alla lunghezza della nostra testa.

10. Abbiamo utilizzato il pezzo di spago più lungo per misurare la nostra altezza e l'abbiamo confrontato con quello relativo alla misura della nostra testa, eseguendo la divisione per vedere quante volte la testa di ciascuno di noi stesse nella relativa statura.

11. A turno ci siamo messi nella posizione dell'uomo Vitruviano, facendo tagliare da un compagno un pezzo di spago che corrispondesse alla distanza fra gli estremi delle braccia in posizione orizzontale ed uno più piccolo pari alla lunghezza della nostra testa.

12. Abbiamo utilizzato il pezzo di spago più lungo per misurare la nostra altezza e l'abbiamo confrontato con quello relativo alla misura della nostra testa, eseguendo la divisione per vedere quante volte la testa di ciascuno di noi stesse nella relativa statura.

Osservazioni

  1. La circonferenza tracciata sulla fotocopia avente come centro l'ombelico, tocca la punta delle dita degli arti dell'uomo in posizione divaricata.
  2. I lati disegnati sono perpendicolari e misurano 7,5 cm ciascuno: la figura è perciò un quadrato.
  3. L' uomo Vitruviano della nostra fotocopia è alto 7,5 cm e la distanza fra le sue braccia stese è di 7,5 cm .
  4. Il pezzo di spago utilizzato per misurare la distanza fra le braccia del manichino è lungo 32 cm .
  5. Il nostro manichino era alto 32 cm , la sua testa 3,8 cm , il risultato della loro divisione era circa 8

6. Per ciascuno di noi pezzo di spago tagliato da un compagno per misurare la distanza fra le dita delle mani corrispondeva all'altezza, ma non in tutti la divisione fra l'altezza e la misura della testa ha dato come risultato 8.

Conclusioni

  1. Sia nel disegno dell' uomo Vitruviano, sia nel manichino, sia nel nostro corpo è vera l' affermazione di Leonardo: Leonardo “Tanto apre l'omo né le braccia, quanto è lla sua altezza”
  2. Non tutti hanno verificato la veridicità della frase “Dal di sotto del mento alla sommità del capo è l' ottavo dell' altezza dell' omo” perché l' affermazione di Leonardo è riferita ad un uomo adulto